Zootoca vivipara carniolica Lucertola vivipara Convenzione di Berna, appendice 3 Il nome “vivipara” indica che lo sviluppo e la schiusa delle uova avviene all’interno del corpo della madre e i piccoli nascono autosufficienti. Le popolazioni di lucertola vivipara che si rilevano nella bassa pianura sono intimamente legate ad alcuni habitat caratteristici, come le torbiere basse dominate dalla presenza di Schoenus nigricans. Studi recenti hanno dimostrato che le popolazioni di lucertola vivipara presenti in pianura sono particolari: non sono vivipare, ma ovipare, il che significa che depongono le uova come le altre lucertole. Per questo motivo sono considerate una sottospecie chiamata Zootoca vivipara carniolica. È verosimile che in queste zone di bassa quota l’estensione complessiva dell’habitat idoneo per la specie, stimata per eccesso, non raggiunga neppure i venti chilometri quadrati. Data la frammentazione degli habitat, in ciascun sito queste popolazioni possono essere considerate a tutti gli effetti minacciate di estinzione. I pochi ettari di habitat idoneo, per la fragilità e discontinuità che li caratterizzano, rappresentano un'emergenza naturalistica che va quindi protetta con massima priorità. La specie è diffusa nell’arco alpino, ma le popolazioni isolate di questa lucertola presenti nelle torbiere della bassa pianura friulana sono considerate dei residui di quelle che abitavano la pianura durante il periodo glaciale. Per questo viene chiamata specie relitto glaciale. 
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