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Life Friuli Fens - conservazione e ripristino di torbiere calcaree

(1) Life Friuli Fens ©

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INTRODUZIONE

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MINACCE

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OBIETTIVI

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AZIONI
AZIONI PREPARATORIEspace
ACQUISIZIONE DI TERRENIspace
INTERVENTI, SFALCI E DECESPUGLIAMENTOspace
INTERVENTI, MIGLIORAMENTO HABITAT BOSCHIVIspace
INTERVENTI, RIPRISTINO DI HABITAT NATURALI SU TERRENI COLTIVATIspace
INTERVENTI, INTERVENTI SUL RETICOLO IDROGRAFICOspace
INTERVENTI, CREAZIONE DI MICROHABITATspace
INTERVENTI, POTENZIAMENTO VIVAIOspace
GESTIONE ORDINARIAspace
DIVULGAZIONEspace
MONITORAGGIO DELLA VEGETAZIONE
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LIFE FRIULI FENS

Interventi sul reticolo idrografico e sui fossati di drenaggio

La roggia di Virco (Comune di Bertiolo), che attraversa la più grande tra le torbiere alcaline sopravvissute, è stata allargata e abbassata all’inizio degli anni ’80 per drenare le aree circostanti, eliminando le  paratoie di un vecchio mulino che mantenevano un livello idraulico sufficiente per la torbiera.

Dopo avere acquisito tutta la proprietà della torbiera, si prevede di riportare il corso d’acqua in condizioni simili alle originarie, attraverso il posizionamento di soglie di adeguata altezza, sul fondo della roggia, tramite palificate di larice infisse a percussione, nonché attraverso il restringimento della sezione della roggia in taluni punti alternati per diminuirne la portata, aumentarne la sinuosità e consentire nuovamente l’allagamento della torbiera circostante. Interventi simili sono previsti anche nella roggia Feret (Comune di Gonars).

Nelle aree agricole acquisite tramite il progetto, si prevede, a seconda dei casi,

1) il ritombamento dei fossi con terreno di riporto proveniente dai lavori di ripristino ambientale;

2) la semplice diminuzione della profondità dei fossati al fine di garantire comunque l’asporto delle acque piovane;

3) nei lavori di ripristino di habitat, il parziale blocco delle parti terminali dei fossi, con l’asporto del piano di campagna per favorire la fuoriuscita della falda freatica.

Nelle aree naturali (torbiere o prati umidi) acquisite tramite il progetto si prevede la chiusura delle estremità dei fossati esistenti oppure il frazionamento dei fossati con più setti che non consentano il deflusso delle acque.

Questi interventi devono limitare il drenaggio della falda freatica, consentendo nel contempo l’evacuazione delle acque di pioggia, che trasportano nutrienti dannosi all’ecosistema oligotrofico della torbiera. Per la conservazione della flora e della fauna locali è infatti fondamentale evitare i peggiori picchi di abbassamento della falda freatica e limitarne le escursioni di quota e di temperatura, che hanno effetti esiziali sulle specie floristiche e animali caratteristiche.

L’attenuazione delle escursioni della falda potrà ridurre anche gli attuali fenomeni di eutrofizzazione dovuti all’ossidazione della materia organica, con conseguente miglioramento degli habitat per le specie target del progetto.

 

Risultati

Per quanto riguarda la roggia Feret (in Comune di Gonars) non è stato necessario alcun tipo di intervento perché, a causa di lavori di sistemazione eseguiti a monte su terreni agrari posti fuori dal Biotopo e dal progetto, risulta priva di acqua e completamente inerbita.

Per quanto riguarda la roggia di Virco (in Comune di Bertiolo) la predisposizione del progetto di intervento sulle rogge e la redazione della relazione tecnica ha comportato tempi sensibilmente più lunghi del previsto stanti le precipitazioni intense degli ultimi due anni e la necessità di misure idrauliche ripetute, riferite alle situazioni sia di massima, sia di minima portata (corretto dimensionamento delle opere, rispetto delle norme idrauliche, salvaguardia delle proprietà private adiacenti ed il mantenimento della portata necessaria alle derivazioni presenti).

Dai dati raccolti risulta che la roggia ha normalmente una portata modesta ed è in gran parte, per oltre il 90%, alimentata dalle torbiere. In corrispondenza dei punti di scarico di quelle adiacenti ha formato dei depositi, che saranno regolati con le opere previste.

Risulta evidente che il fondo della roggia si è, comunque, già stabilizzato naturalmente, dopo gli scavi effettuati 20 e più anni fa. Il livello delle acque nella roggia, anche nei periodi di piena, si è sempre mantenuto almeno 50 cm al di sotto del livello del terreno circostante.

Con la realizzazione di 5 soglie costruite con pali di larice infissi sul fondo della roggia la pendenza media del fondo rimarrà la stessa e, anche, la portata complessiva annua non verrà significativamente modificata, considerato l’effetto compensativo del più costante apporto d’acqua alle torbiere.

Il risultato sarà garantito, in modo decisivo, dalla chiusura parziale dei canali di sgrondo, come peraltro previsto in progetto, tra le torbiere e la roggia.

Con l’intervento si ridurrà anche significativamente la presenza nelle acque di sedimenti e frazioni organiche migliorando di molto la qualità delle stesse per gli utilizzi produttivi nella peschiera. L’intervento si realizzerà entro la fine del progetto.

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