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Life Friuli Fens - conservazione e ripristino di torbiere calcaree

(1) Life Friuli Fens ©

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INTRODUZIONE

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MINACCE

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OBIETTIVI

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AZIONI
AZIONI PREPARATORIEspace
ACQUISIZIONE DI TERRENIspace
INTERVENTI, SFALCI E DECESPUGLIAMENTOspace
INTERVENTI, MIGLIORAMENTO HABITAT BOSCHIVIspace
INTERVENTI, RIPRISTINO DI HABITAT NATURALI SU TERRENI COLTIVATIspace
INTERVENTI, INTERVENTI SUL RETICOLO IDROGRAFICOspace
INTERVENTI, CREAZIONE DI MICROHABITATspace
INTERVENTI, POTENZIAMENTO VIVAIOspace
GESTIONE ORDINARIAspace
DIVULGAZIONEspace
MONITORAGGIO DELLA VEGETAZIONE
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LIFE FRIULI FENS

Gestione ordinaria di habitat naturali e aree ripristinate

Per il mantenimento ed il miglioramento della biodiversità negli habitat naturali già acquisiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia al momento dell’avvio del progetto, si eseguiranno anche lavori di gestione ordinaria, che sono necessari soprattutto per rallentare la successione naturale, favorita dall’abbassamento della falda freatica.

Nei prati umidi di Molinia, dove è possibile utilizzare trattori, si prevede uno sfalcio all’anno. Nelle torbiere alcaline si prevede uno sfalcio mediamente ogni 2-3 anni, anche per garantire la presenza di aree con erba alta per le nidificazioni dell’albanella minore, che nidifica regolarmente nell’area. Il lavoro è realizzato con decespugliatore o con falciatrice e il materiale tagliato è asportato con teloni trainati da verricello.

Nelle aree ex-arative, dove sono stati eseguiti recentemente ripristini ambientali, si prevede uno sfalcio almeno una volta all’anno, oltre ad interventi secondo necessità, per combattere le specie infestanti e favorire le specie seminate o trapiantate.
Nei boschi si effettuano ripuliture, trasformazione del ceduo in altofusto, eliminazione dei polloni delle specie alloctone. L’area di intervento complessiva è di 84 ettari.

 

Risultati

La gestione ordinaria è stata effettuata a rotazione su tutti gli habitat già soggetti ad un primo miglioramento o derivanti da precedenti ripristini per una superficie complessiva di ben 108 ettari. Si è cercato di garantire almeno un doppio passaggio degli sfalci su tutte le superfici considerate. Nelle aree di ripristino gli interventi sono invece più frequenti per favorire la corretta ripresa della dinamica naturale della vegetazione.

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