Vipera aspis francisciredi Vipera comune Convenzione di Berna, appendice 3 La vipera comune è l’unico serpente velenoso che vive nella zona delle risorgive. È generalmente di colore rosso mattone - grigiastro con corte barre trasversali nere, ma questa livrea può essere molto diversa tra gli individui. La pupilla dell’occhio è di forma ellittica verticale, caratteristica di tutte le vipere. Raggiunge e talvolta supera i 60 cm; si nutre prevalentemente di micromammiferi, ma anche di lucertole e rane. La vipera comune vive in zone dove ci sono sia dei luoghi esposti al sole che coperti dalla vegetazione, dove trova rifugio. Va in letargo da novembre a marzo e si riproduce in aprile. Le uova si sviluppano all’interno del corpo della madre e a fine estate nascono da 5 a 15 piccoli già autosufficienti. La vipera comune contiene nelle sue ghiandole velenifere da 8 a 20 mg di veleno. Per uccidere un topo è sufficiente in media 1 mg . Le vipere non sono in grado di dosare la quantità di veleno iniettato, perciò ad ogni morso la quantità inoculata è uguale sia per un topo che per un uomo. In genere iniettano il 10% del contenuto nelle ghiandole velenifere, dosi che non sono letali per l’uomo. La vipera fugge ai primi segni di presenza umana e non attacca mai se non viene molestata. Le vipere intorpidite dal freddo o appena uscite dal letargo però non riescono a muoversi, per questo non fuggono neanche davanti ad un pericolo grave come può essere la vicinanza di una persona. La vipera, come tutti i rettili, è una specie tutelata dalla legge regionale 9/2007 in qualità di specie di interesse regionale. Ne è pertanto vietata la cattura e l’uccisione. È diffusa nell’Europa centrale ed occidentale e le sue ultime stazioni orientali si trovano in Friuli. La sottospecie francisciredi è tipica dell’Italia centrale e nordorientale. A causa delle modifiche ambientali la vipera comune è scomparsa dalla maggior parte della pianura padanoveneta. Oggi sopravvive in poche zone perilagunari, in alcuni boschi planiziali e nelle risorgive della bassa pianura friulana. 
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