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Life Friuli Fens - conservazione e ripristino di torbiere calcaree

(1) Vanellus vanellus - S. Zanini ©

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INVERTEBRATI

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PESCI

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ANFIBI

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RETTILI

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UCCELLI

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SVASSI (Podicipedidae)space
Cormorani (Phalacrocoracidae)space
Aironi (Ardeidae)space
Cigni, oche e anatre (Anatidae)space
Rapaci diurni (Falconiformes)space
Rallidi (Rallidae)space
Caradriformi (Charadriiformes)space
Columbidi (Columbidae)space
Rapaci notturni (Strigiformi)space
Coraciformi (Coraciiformes)space
Picchi (fam. Picidae)space
Passeriformi (Passeriformes)space
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MAMMIFERI

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GALLERIA FOTOGRAFICA
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LIFE FRIULI FENS

Caradriformi (ord. Charadriiformes)

 

Molte specie appartenenti a questo vasto ordine sono state segnalate nella zona. Si tratta quasi sempre di uccelli migratori che, a volte, vengono osservati solo per brevi periodi durante gli spostamenti primaverili ed autunnali.
Pochi sono quelli che si riproducono localmente e spesso sfruttando ambienti marginali.
Il gruppo dei “limicoli” noti anche col nome generico di “piccoli trampolieri” comprendono diverse specie, appartenenti a più famiglie, alcune delle quali già segnalate nella zona in passato.
Recentemente, grazie agli interventi di ripristino ambientale e con la creazione di nuove zone umide in spazi più aperti, si è assistito ad un sensibile incremento del numero di specie presenti e, per alcune di queste, si sono rilevate alte concentrazioni di individui presenti contemporaneamente nel medesimo sito.

La pavoncella (Vanellus vanellus) è presente durante tutto l’anno e nidifica. Migratrice regolare; alla fine dell’inverno (metà febbraio-prima decade di marzo) nelle zone più aperte confinanti con i campi coltivati, si possono osservare consistenti movimenti migratori con presenza di stormi in transito composti anche da diverse centinaia di individui.
Durante periodi prolungati di gelo, i contingenti svernanti possono abbandonare le zone interne della pianura.
Nidifica in diversi ambienti dell’alta e della bassa pianura, quasi esclusivamente su terreni coltivati. Negli ultimi 10-15 anni è stata notata una contrazione dell’areale riproduttivo e una diminuzione del numero di coppie nidificanti in regione. Un tempo più diffusa anche nella zona delle risorgive; attualmente è localizzata come nidificante in alcuni ambienti marginali coltivati.
Anche questa specie ha registrato di recente un incremento nel numero delle coppie che si riproducono nella zona, grazie ad alcuni degli interventi di ripristino effettuati in loco. La deposizione inizia generalmente dalla fine di marzo e di solito ha luogo dopo l’aratura dei terreni. Nei campi coltivati, durante le operazioni colturali, una parte non trascurabile dei nidi può andare distrutta. Quasi sempre si verificano delle covate di sostituzione e le deposizioni possono proseguire fino al mese di giugno.

Il corriere piccolo (Charadrius dubius) è una specie migratrice regolare e nidificante.
I primi arrivi si registrano nella prima metà del mese di marzo; presenze autunnali sono state registrate fino a settembre.
In periodo riproduttivo, la specie frequenta in modo particolare ambienti umidi con presenza di ghiaie affioranti, privi di vegetazione. Per quanto riguarda la scelta dell’habitat riproduttivo, può insediarsi in ambienti di origine antropica quali cave di ghiaia e zone con riporto di materiali inerti anche di ridotta estensione. Più volte sono stati verificati casi di riproduzione in coltivi, in modo particolare in campi di barbabietola, di soia e di mais.
A livello locale i siti in cui la specie è attualmente più frequente sono localizzati all’interno delle aree in cui sono stati effettuati gli interventi di ripristino ambientale.
Le prime deposizioni si possono avere già all’inizio di aprile, con giovani non volanti osservati fino ad agosto; probabilmente anche due deposizioni annuali. Generalmente si rinviene con coppie isolate, più raramente può formare piccole colonie sparse.

Il beccaccino (Gallinago gallinago), in regione è comune durante le migrazioni e lo svernamento; discretamente abbondante in tutte le zone umide adatte.
I primi arrivi nel periodo post-riproduttivo si verificano verso la metà di luglio e sembrano continuare fino a novembre, forse fino a dicembre.
I movimenti migratori pre-riproduttivi avvengono soprattutto tra la metà di febbraio e la metà di marzo e si concludono generalmente alla fine di aprile, talvolta a maggio.
La specie frequenta ambienti paludosi caratterizzati dalla presenza di vegetazione igrofila e substrati limosi o comunque umidi, ma a volte è rinvenibile anche lungo i fossi, le scoline e in campi arati se inumiditi o allagati dalla pioggia.

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