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Life Friuli Fens - conservazione e ripristino di torbiere calcaree

(1) Capreolus capreolus - S. Zanini ©

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INVERTEBRATI

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PESCI

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ANFIBI

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RETTILI

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UCCELLI

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MAMMIFERI

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Puzzola (Mustela putorius)space
Moscardino (Muscardinus avellanarius)space
Topolino delle risaie (Micromys minutus)space
Toporagno della Selva di Arvonchi (Sorex arunchi)space
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GALLERIA FOTOGRAFICA
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LIFE FRIULI FENS

mammiferi

 

I mammiferi più facilmente osservabili sono il capriolo (Capreolus capreolus) e la lepre (Lepus europaeus).
Il capriolo si nasconde di giorno nei boschetti, mentre al tramonto e all’alba pascola sui prati. La lepre è un animale legato alle zone aperte come i prati, dove è facilmente osservabile in primavera durante il periodo di riproduzione.
Gli altri mammiferi che vivono nelle risorgive sono di abitudini notturne ed è perciò difficile vederli. Uno dei carnivori tipici dei boschi umidi della bassa pianura friulana è la puzzola (Mustela putorius), lunga fino a mezzo metro circa coda compresa. Si nutre prevalentemente di micromammiferi, anfibi e pesci. Il suo nome è dovuto alla presenza di ghiandole alla base della coda (ghiandole anali) che liberano sostanze fortemente odorose quando l’animale è allarmato oppure quando segna il territorio. È una specie in calo numerico soprattutto a causa delle modifiche dell’ambiente che riducono le zone boscate e influiscono negativamente sull’offerta alimentare. La puzzola è inserita nella Lista rossa degli animali d'Italia ed è particolarmente protetta dalla legge.
Della stessa famiglia della puzzola, i mustelidi, sono presenti anche la faina (Martes foina) e la donnola (Mustela nivalis), mentre la lontra (Lutra lutra), unaspecie caratteristica delle risorgive e dei corsi di acqua, e che viveva lungo il fiume Stella fino alla metà degli anni settanta, è oggi estinta sul territorio regionale.
Nella zona delle risorgive è presente anche la volpe (Vulpes vulpes) che pur essendo un carnivoro ha una dieta ricca anche di frutta e bacche.
I piccoli mammiferi (insettivori e roditori) sono sicuramente i più numerosi.
Tra gli insettivori di questo ambiente vi sono il riccio occidentale (Erinaceus europaeus italicus), la talpa (Talpa europaea) e alcune specie della famiglia dei soricidi come il toporagno acquatico (Neomys anomalus), presente lungo i corsi d'acqua. È probabile anche la presenza del toporagno della Selva di Arvonchi (Sorex arunchi).
I roditori sono presenti in tutti gli ambienti delle risorgive. Lungo i corsi d'acqua vive l’arvicola terrestre (Arvicola amphibius), e nella densa vegetazione palustre vive il topolino delle risaie (Micromys minutus).
Negli ambienti più secchi, nei coltivi e nelle aree boscate vivono le arvicole (genere Microtus) ed il topo selvatico (Apodemus sylvaticus).
Tra i roditori del bosco troviamo il topo dal dorso striato (Apodemus agrarius) ed il moscardino (Muscardinus avellanarius), che costruisce un nido sferico nella fitta vegetazione del sottobosco e negli arbusti. Negli ultimi vent'anni si è espanso nei boschi della bassa pianura lo scoiattolo (Sciurus vulgaris), sia la forma nera che la forma rossa. Questa specie è considerata vulnerabile dalla Lista rossa degli animali d'Italia perché potrebbe essere soppiantata da altre specie di scoiattoli esotici nelle zone dove queste sono presenti (in Italia: in Piemonte e Liguria).
In Gran Bretagna lo scoiattolo europeo è sull’orlo dell’estinzione a causa della presenza dello scoiattolo grigio, importato dal Nord America, che è in competizione alimentare e spaziale con lo scoiattolo europeo.

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